Danni o ferite iatrogene? Ecco tutto quello che ti occorre sapere per ottenere un risarcimento danni per negligenza medica!
Uno dei tempi più delicati e preoccupanti di questo decennio e che colpisce molti più pazienti di quanto si possa credere in tutto il mondo ha a che fare con le persone che in realtà sono preposte a curarci, i medici: ecco perchè oggi realizziamo questo articolo sul risarcimento danni per negligenza medica e tutti gli errori iatrogeni.
In questo articolo vedremo:
- Cos’è la negligenza medica
- Diritti dei pazienti
- Come ottenere il risarcimento
- Conclusione
Cos’è la negligenza medica?
Prima di parlare di risarcimento danni per negligenza medica, vediamo di dare uno sguardo un pò più ampio e approfondito a questa tematica che oggigiorno è un tema molto attuale. In questo paragrafo infatti risponderemo a questa semplice, ma fondamentale domanda: che cosa si intende per negligenza medica? Quando possiamo affermare di essere stati vittime di negligenza medica?
Quando ci affidiamo a cure mediche si ha il diritto di aspettarsi trattamenti sicuri e adeguati. Quando questo accade, il paziente può subire danni fisici, emotivi, finanziari e morali: ecco perchè è importante saper riconoscere quando si tratta di negligenza medica, così da sapere se si ha diritto a richiedere un risarcimento di modo che i propri diritti vengano preservati e i doveri sanitari rispettati.
Possiamo quindi affermare che per negligenza medica possiamo intendere quel concetto legale ed etico che si riferisce a situazioni in cui un professionista sanitario (come ad es. un medico, un infermiere o qualunque altro personale medico) non fornisce lo standard di cura adeguato, adatto e ragionevole durante il trattamento di un paziente. Può trattarsi sia di un’azione che di un’omissione di azione che causa danni al paziente coinvolto a livello fisico, psicologico e/o economico.
In Italia le azioni e/o situazioni classificabili come negligenza medica, tanto per citarne alcune, sono le seguenti:
- Errore diagnostico: laddove un medico non riesca a diagnosticare correttamente una condizione medica, ritardando così l’avvio del trattamento adeguato o causando danni al paziente, rientra nel campo della negligenza medica;
- Errori chirurgici: lesioni o complicazioni non necessarie per il paziente dovute a un intervento chirurgico improprio;
- Somministrazione di farmaci errati: anche somministrare o prescrivere farmaci sbagliati o in dosi inappropriate può essere classificata negligenza medica;
- Violazione del consenso informato: se un medico esegue un trattamento senza il consenso informato del paziente o senza averlo informato adeguatamente sia sui rischi che su eventuali alternative;
- Non osservanza delle norme di sicurezza: non rispettare norme di sicurezza sanitarie (come ad es. la sterilizzazione degli strumenti medici, etc) sarebbe sicuramente un caso di negligenza medica.
Va comunque sottolineato che per avere un risarcimento danni per negligenza medica bisogna verificare e valutare caso per caso, dato che non ogni errore medico può essere considerato automaticamente come una negligenza medica.
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Diritti dei pazienti nel caso di negligenza medica
Come visto poc’anzi, la negligenza medica può avere gravi conseguenze per pazienti e familiari, ed è per questo che è importante sapere che esistono dei diritti e delle opzioni legali per richiedere risarcimenti su ciò, e conoscere i propri diritti e i tempi che sono collegati a queste situazioni è essenziale per fare la propria mossa tempestivamente.
Ad esempio, la prima cosa da conoscere con fermezza è che i pazienti che hanno subito danni a causa di negligenza medica hanno il diritto di presentare una denuncia contro il personale medico o l’istituzione sanitaria coinvolti.
In Italia i tempi di prescrizione per le cause di negligenza medica sono stabiliti dal Codice Civile Italiano (e altre normative specifiche) e variano a seconda del tipo di azione legale intrapresa e del tipo di danni subiti dal paziente.
Ad esempio, se la negligenza medica si verifica all’interno di un rapporto contrattuale tra il paziente e il professionista sanitario, il termine di prescrizione è di 10 anni dalla data dell’evento dannoso; se invece si verifica in un rapporto extracontrattuale, la durata è ridotta a 5 anni.
Il termine di prescrizione per l’azione di risarcimento danni è di 5 anni dalla data in cui il paziente ha avuto conoscenza del danno e dell’identità del responsabile, mentre invece per le azioni disciplinari intraprese contro i professionisti sanitari presso gli ordini professionali, il termine di prescrizione è di 10 anni dalla data dell’evento dannoso.
È doveroso sottolineare che questi tempi possono essere soggetti a modifiche e/o eccezioni in base alle specifiche circostanze del caso, come ad esempio nel caso di danni gravi o di pazienti minorenni.
Risarcimento danni per negligenza medica: come ottenerlo
Veniamo al dunque della faccenda: come posso ottenere un risarcimento danni per negligenza medica?
Questo può essere un processo complesso, ma seguendo alcuni passaggi chiave assieme al nostro team di esperti avvocati in negligenza medica, è possibile perseguire con successo una richiesta di risarcimento danni per negligenza medica. Ecco quali sono i passi da intraprendere:
- Raccogliere le prove;
- Contattare l’avvocato;
- Notificare all’ospedale o alla struttura medica coinvolta;
- Presentare un’azione legale;
- Processo legale e giudizio;
- Esecuzione del risarcimento.
Il primo passo quindi è raccogliere tutte le prove disponibili riguardanti l’errore medico e i danni subiti. Questo può includere le registrazioni mediche, i rapporti degli esperti, le testimonianze di altri professionisti sanitari o testimoni oculari, nonché qualsiasi altra documentazione pertinente.
Subito dopo, è importante mettersi in contatto con un avvocato (cassazionista preferibilmente) che valuterà la validità delle pretese e aiuterà a determinare se ci sono le basi per intraprendere un’azione legale.
Si deve poi notificare ciò che si sta facendo all’ospedale o alla struttura medica coinvolta.
A questo punto si potrebbero aprire negoziazioni o accordi, ma qualora questi non giungessero ad un compromesso adeguato, l’avvocato può procedere con l’apertura di una causa legale. Si occuperà anche di preparare la documentazione necessaria, raccoglierà altre prove e rappresenterà il paziente in tribunale.
Se il paziente vince la causa, l’ospedale o la struttura medica può essere obbligata a pagare il risarcimento danni stabilito dal tribunale.
Conclusione
Queste sono solo le informazioni preliminari riguardo a come ottenere un risarcimento danni per negligenza medica.
Se stai vivendo una situazione del genere nella tua vita dovresti immediatamente metterti in contatto con un buon avvocato Cassazionista che possa aiutarti a venirne fuori più velocemente ed efficacemente possibile.
Il nostro team di esperti Avvocati Cassazionisti è qui per aiutarti.
La Cassazione è l’organo che si trova al vertice della giurisdizione italiana, con l’unica sede nazionale a Roma. Gli avvocati di Primo Grado o di Corte d’Appello si occupano dei casi che gli vengono sottoposti riesaminando le prove, gli avvenimenti, etc; invece un avvocato Cassazionista, non si occupa di rivedere il caso in sè, ma di stabilire con certezza ed autorità se la legge è stata applicata nel modo in cui è intesa durante l’andamento del caso e che nei precedenti gradi di giudizio (Primo Grado e Corte d’Appello) i processi siano stati condotti in base ai regolamenti vigenti: questo determinerà una parte vincente o perdente con precisione e diligenza.
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