Infortunio sul Lavoro Risarcimento

Infortunio sul Lavoro Risarcimento

Stai cercando di capire quello che devi sapere sull’ infortunio sul lavoro risarcimento, da chi verrai risarcito e come ottenerlo? Ecco l’articolo giusto per te!

Nell’articolo di oggi daremo uno sguardo approfondito al tema dell’infortunio sul lavoro risarcimento, come farne richiesta e tutto ciò che c’è da sapere a riguardo. In particolare, ti aiuterò a capire quando si ha diritto a un risarcimento per infortunio sul lavoro, quali sono gli enti statali interessati a erogare degli indennizzi e quando si può chiedere un ulteriore risarcimento al datore di lavoro.

Nello specifico vedremo:

Che cos’è un infortunio sul lavoro?

Oggi come oggi uno dei temi più cercati su internet è proprio infortunio sul lavoro risarcimento, richiesta e come ottenerlo. Questo è infatti un argomento molto importante e delicato, che non andrebbe preso sottogamba: esserne informati anche se non ci si trova nella situazione in cui si sta già cercando come richiedere un risarcimento infortunio sul lavoro, può tornare utile in futuro qualora (speriamo di no) noi o qualche nostro caro (o collega, o dipendente) dovesse trovarsi in questa triste condizione.

Ma procediamo con ordine, partendo dalla base di tutte le basi: che cos’è un infortunio sul lavoro?

Viene definito infortunio sul lavoro quell’evento che avviene in un determinato lasso di tempo, immediato e imprevedibile. L’infortunio sul lavoro avviene in un momento preciso dell’orario di lavoro, mentre si sta svolgendo una esatta azione. Se invece l’infortunio sul lavoro non fosse causato da qualcosa di così inaspettato e conciso, bensì spalmato nel corso del tempo, allora si sta parlando di malattia professionale.

Inoltre, per essere definito tale, un infortunio sul lavoro deve costringere il lavoratore ad assentarsi dal lavoro per almeno 3 giorni, lasso di tempo che giustificherà il medico competente, a causa di danni biologici (danni alla salute fisica e/o fisica).

Infortunio sul Lavoro Risarcimento

Veniamo ora al luogo in cui avviene l’infortunio: che dire se mi faccio male in trasferta? O comunque fuori dall’edificio?

Per poter essere considerato un infortunio sul lavoro risarcibile, questo deve avvenire in determinate circostanze. Ad esempio, tutti gli infortuni avvenuti all’interno dello stabile lavorativo mentre si lavora, sono automaticamente classificati come infortuni sul lavoro risarcibili. Esiste però una ulteriore situazione, chiamata “infortunio in itinere”, che copre l’incolumità del lavoratore anche in casi in cui non ci si trovi all’interno dello stabile in cui si stanno svolgendo le proprie mansioni.

Queste situazioni in cui il lavoratore viene protetto sono infortunio avvenuto durante il tragitto casa-lavoro, infortunio avvenuto durante lo spostamento tra due luoghi di lavoro e infortunio avvenuto lungo il tragitto tra lavoro e luogo in cui si fa la pausa pranzo.

Esistono però alcuni dettagli che potrebbero rendere nulla la nostra richiesta: ad esempio, è obbligatorio che il lavoratore segua l’itinerario più breve e diretto per raggiungere il luogo di lavoro (o quello della pausa pranzo), oppure se avesse compiuto una deviazione ingiustificata da questo percorso (portare i propri figli a scuola non conta come deviazione ingiustificata).

Esistono anche deviazioni giustificate, come ad esempio per via di una direttiva data dal datore di lavoro stesso, oppure a causa di una interruzione o deviazione presente sul tragitto (strada chiusa o simile), o per cause innegabili come un guasto meccanico al veicolo.

Nel caso in cui si stesse viaggiando in bicicletta o in monopattino, questo può essere risarcito solo se è avvenuto su pista ciclabile, zona a traffico limitato o interdetta (quelle zone vicino agli aeroporti).

Infortunio sul Lavoro Risarcimento

Infortunio sul lavoro risarcimento: obblighi e doveri

Vediamo ora, in caso di richiesta di risarcimento infortunio sul lavoro, quali sono gli obblighi e quali sono i doveri tanto per il lavoratore che per il datore di lavoro.

Lavoratore

Quando un lavoratore resta vittima di infortunio sul lavoro, la prima cosa che deve fare è rendere noto l’accaduto al datore di lavoro. Poi, subito dopo (o comunque appena possibile), bisogna recarsi obbligatoriamente da un medico, che prima di rilasciare il certificato medico presterà l’assistenza necessaria. La natura dell’inabilità e il tempo di convalescenza saranno indicati sul suddetto certificato.

Dopodichè, il certificato va consegnato al datore di lavoro.

Datore di lavoro

Le responsabilità del datore di lavoro nel tema infortunio sul lavoro risarcimento parte dal dover comunicare l’infortunio all’INAIL entro 48h dalla ricezione del certificato medico soltanto se i giorni di assenza sono inferiori ai 3 giorni.

IMPORTANTE: SE L’INFORTUNIO ERA MORTALE O C’È STATO PERICOLO DI MORTE, LA SEGNALAZIONE DEVE AVVENIRE ENTRO 24 ORE.

Se invece l’infortunio sul lavoro prevede un’assenza sul posto di lavoro superiore ai 3 giorni, il datore di lavoro deve segnalare l’accaduto all’INAIL comunque entro 2 giorni dalla ricezione del nuovo certificato medico.

Vogliamo sottolineare che qualora il datore di lavoro non adempi a tutti questi obblighi può essere sanzionato in modo anche molto salato.

Infortunio sul Lavoro Risarcimento

Infortunio sul lavoro risarcimento INAIL o Datore di lavoro?

Continuiamo in questo articolo riguardo il risarcimento infortunio sul lavoro e vediamo ora quand’è che dobbiamo aspettarci solo l’indennizzo INAIL o se possiamo spingerci oltre e, tramite consulenza legale, cercare di ottenere un risarcimento vero e proprio dal nostro datore di lavoro.

Ovviamente, esistono degli obblighi descritti nelle norme vigenti che vanno rispettati, e se il datore di lavoro è stato attento a rendere il luogo di lavoro un posto sicuro e non ha tralasciato particolari, potrebbe essere che l’infortunio avvenga col significato di “fatalità” o per “colpa del lavoratore stesso”: in questo caso, il datore di lavoro sarà esonerato da un eventuale risarcimento infortunio sul lavoro e l’ente di competenza sarà l’INAIL.

Se invece il datore di lavoro non ha osservato con attenzione tutti i punti relativi alla sicurezza in termini di rischi, allora la situazione cambia. In effetti, non solo se lui non si è preso la briga di rendere il luogo di lavoro un posto sicuro al 100% rischia di dover risarcire l’infortunio sul lavoro, ma anche se a causarlo è un altro dipendente. Nel caso in cui si verificasse una mancata applicazione delle norme in vigore o anche un caso di mancata vigilanza, oltre all’indennizzo dell’INAIL, il lavoratore infortunato avrà diritto anche a un risarcimento dal datore di lavoro per tutti i danni subiti.

Infortunio sul Lavoro Risarcimento

Infortunio sul lavoro risarcimento: come ottenerlo

Quindi! Dopo aver visto che cos’è un infortunio sul lavoro, quali sono le responsabilità che ci legano a questa evenienza e chi dovrebbe rimborsarci, vediamo ora come ottenere un risarcimento infortunio sul lavoro!

Ricapitolando, la prima cosa che bisogna fare è ricevere le prime cure al pronto soccorso oppure recarsi immediatamente dal proprio medico, di modo che egli possa sapere che si tratta di infortunio sul lavoro.

Seconda cosa è reperire il certificato di infortunio al proprio datore di lavoro subito, così che lui possa essere sia a conoscenza del fatto che avete già visto dei medici per l’infortunio sia che sappia quanti giorni prevede la diagnosi.

Come ultima cosa, ma non per importanza, è bene contattare un avvocato che possa assisterti legalmente così che tu riceva i giusti risarcimenti (e nelle giuste quantità) per ciò che ti è accaduto senza intoppi o, peggio, ingiustizie.

E queste sono solo le informazioni preliminari riguardo all’argomento infortunio sul lavoro risarcimento.

Se stai vivendo una situazione del genere nella tua vita dovresti immediatamente metterti in contatto con un buon avvocato Cassazionista che possa aiutarti a venirne fuori più velocemente ed efficacemente possibile.

La Cassazione è l’organo che si trova al vertice della giurisdizione italiana, con l’unica sede nazionale a Roma. Gli avvocati di Primo Grado o di Corte d’Appello si occupano dei casi che gli vengono sottoposti riesaminando le prove, gli avvenimenti, etc; invece un avvocato Cassazionista, non si occupa di rivedere il caso in sè, ma di stabilire con certezza ed autorità se la legge è stata applicata nel modo in cui è intesa durante l’andamento del caso e che nei precedenti gradi di giudizio (Primo Grado e Corte d’Appello) i processi siano stati condotti in base ai regolamenti vigenti: questo determinerà una parte vincente o perdente con precisione e diligenza.

Ti ricordiamo che per altri consigli utili su come esercitare i tuoi diritti in ambiti cassazionisti (morte sul lavoro, lettera di licenziamento senza preavviso, etc) puoi contattarci compilando il form qui sotto spiegandoci la tua situazione: la tua richiesta verrà elaborata il più celermente possibile dal nostro team di esperti in modo da fornirti l’aiuto di cui necessiti.